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Vrksasana – L’Arte dell’Albero: Stabilità, Grazia e Radicamento nella Pratica Yoga

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Tra tutte le posture dello yoga, Vrksasana, la Posizione dell’Albero, è forse quella che più poeticamente unisce la fragilità dell’essere umano alla sua capacità di ergersi con dignità, radicamento e leggerezza. È una postura semplice nell’aspetto, ma potentissima nei suoi risvolti fisici, emotivi ed energetici. Un ponte tra il “terra” e il “cielo”, tra ciò che ci sostiene e ciò a cui aspiriamo.

Non è solo un esercizio di equilibrio: è un dialogo intimo tra la mente che vuole oscillare e il corpo che impara a fermarsi.


Come Approcciarsi alla Posizione dell’Albero

Prima ancora di alzare la gamba, il segreto di Vrksasana è la presenza totale.

  1. Radicati nel terreno: prima di salire, senti la pianta del piede come una radice viva.

  2. Stabilizza lo sguardo (drishti): scegli un punto fermo davanti a te e posaci lo sguardo con dolce determinazione.

  3. Respira lungo e calmo: il respiro è ciò che ti impedirà di ondeggiare troppo.

  4. Sali con rispetto del tuo corpo: non forzare l’apertura del ginocchio, non spingere l’avanpiede sul ginocchio (errore comune!).

  5. Trova la versione adatta a te: caviglia, polpaccio, interno coscia (mai sul ginocchio).

L’albero non nasce già solido: cresce, si adatta, oscilla. Anche tu.



Anatomia di Vrksasana: Muscoli Coinvolti e Attivazioni Essenziali

Nonostante sembri un gesto “semplice”, in questa posizione lavora un’intera orchestra muscolare:

Muscoli principali coinvolti

  • Archi plantari e muscoli del piede: fondamentali per stabilizzare la base.

  • Gli stabilizzatori della caviglia (peronei, tibiale posteriore): proteggono dall’instabilità.

  • Quadricipiti e ischiocrurali: sostengono la gamba portante.

  • Adduttori e abduttori dell’anca: mantengono la gamba sollevata aperta ed equilibrata.

  • Gluteo medio e piccolo: i veri “eroi nascosti” dell’equilibrio.

  • Muscoli posturali profondi (ileo-psoas, multifido, erettori spinali): mantengono la colonna stabile.

  • Addominali profondi (trasverso): fanno da “corazza” di sostegno.


Attivazioni fondamentali

  • Raccogli delicatamente il basso ventre.

  • Allunga la colonna verso l’alto senza rigidezza.

  • Rilassa le spalle, aprendo il petto.

  • Diventa contemporaneamente radice e cima di un albero.


Benefici Fisici

Vrksasana migliora e rafforza ogni aspetto dell’equilibrio psicofisico:

  • Rafforza piedi, caviglie, gambe e glutei.

  • Migliora la postura e l’allineamento vertebrale.

  • Aumenta la propriocezione, essenziale per prevenire infortuni.

  • Potenzia la stabilità del core.

  • Migliora l’apertura dell’anca e la mobilità del bacino.

  • Favorisce un migliore controllo neuromuscolare.

È una posizione perfetta anche per chi passa molto tempo seduto o per chi vuole migliorare equilibrio e centratura nella vita quotidiana.


💛 Benefici Emotivi: La Forza Silenziosa dell’Albero

Ogni volta che entri in Vrksasana, racconti a te stessa una storia di forza e delicatezza.

  • Calma la mente agitata

  • Riduce ansia e irrequietezza

  • Rafforza la fiducia in sé (“Posso stare stabile anche quando oscillo”)

  • Aiuta a sviluppare pazienza e resilienza

  • Invita ad accettare l’imperfezione: l’albero si muove, ma non cade.


Quando il corpo trova equilibrio, la mente smette di combattere.


Benefici Mentali e di Concentrazione

L’Albero è una meditazione in movimento immobile:

  • Accresce la concentrazione (Dharana).

  • Allena a restare nel presente.

  • Rende il respiro il vero maestro della stabilità.

  • Rinforza la connessione mente–corpo, educandoci alla percezione sottile.

È una pratica che trasforma l’oscillazione in ascolto e la caduta in un’opportunità.


🔱 Benefici Energetici (Pranici)

Nella visione yogica, Vrksasana armonizza soprattutto:

  • Muladhara Chakra (radicamento, sicurezza, stabilità)

  • Anahata Chakra (apertura del cuore)

  • Ajna Chakra (chiarezza mentale tramite il drishti)


L’energia sale lungo la colonna come linfa vitale.Il piede radicato diventa il portale verso la Terra.Le mani congiunte o sollevate estendono la tua energia verso l’Alto.

È una posizione che unisce cielo e terra dentro di te.


“Nella mia radice trovo la forza, nel mio tronco la stabilità, nei miei rami la libertà.”K. Pattabhi Jois




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